Negli ultimi anni HTC si è trovata ad affrontare una spiacevole situazione finanziaria, con risultati poco entusiasmanti reiterati di trimestre in trimestre nel corso del tempo. Il tutto mentre lanciava sul mercato alcuni fra i migliori dispositivi di fascia alta in assoluto, mettendo erroneamente in secondo piano il segmento più basso, ma non meno importante, del mercato.Ecco come si arriva ad HTC 10, quello che, se vogliamo, potrebbe essere considerato il canto del cigno del produttore taiwanese. La situazione finanziaria ormai quasi irrimediabile non ha impedito infatti ad HTC di sfornare l’ennesimo prodotto solido, concreto e completo in ogni suo aspetto. Insomma, un prodotto che, come gli altri top di gamma dell’azienda, se adeguatamente supportato in passato con importanti investimenti di marketing avrebbe potuto essere, almeno sulla carta, uno dei più importanti concorrenti della serie Galaxy S di Samsung e non solo.
Oggetto della recensione odierna è proprio l’ultimo top di gamma taiwanese, caratterizzato da un design molto simile, ma non identico, a quello dei suoi predecessori. Resta infatti la scocca in alluminio per buona parte della superficie e una cura nell’assemblaggio quasi maniacale. Anche le forme non variano di molto, mentre a segnare un deciso taglio con il passato è la parte frontale, tutta in vetro 2.5D e finalmente priva di quelle vistose cornici che permettevano di avere un doppio speaker stereo nella parte frontale ma aumentavano considerevolmente il volume della soluzine.Ottima anche la scheda tecnica. HTC 10 perde l’appartenenza formale alla linea One, ma guadagna un importante boost di prestazioni che interessa i principali comparti. A partire dal processore, uno Snapdragon 820 di ultima generazione, affiancato da 4 GB di RAM e 32 GB di ROM espandibili fino a 2TB.
Sul piano del design ci troviamo di fronte ad uno smartphone sobrio e senza troppi guizzi di creatività, tipici della line-up di Asus. Il produttore sceglie un telaio interamente in policarbonato per contenere il peso, con un frame – sempre in plastica – color rame sia nella versione nera che in quella bianca. Zenfone Max offre solo i tasti essenziali: selettore del volume e tasto d’accensione sulla destra, porta combo da 3,5mm sopra e micro-USB sotto. Per la cover posteriore rimovibile Asus ha scelto una finitura in pelle finta morbida e piacevole al tatto: una volta tolta si accede al vano batteria (non rimovibile) e agli slot di microSD e SIM, con cui si può armeggiare tranquillamente anche a dispositivo acceso.
Ospite d’onore in questa recensione Zenfone Zoom, uno smartphone con caratteristiche molto diverse e che ci è piaciuto un po’ meno. La piattaforma alla sua base è un Intel Atom Z3590 con CPU dotata di quattro core Moorefield da 2,5GHz ciascuno. Lo smartphone viene abbinato a 2 o 4GB di RAM nelle varie versioni in vendita, e anch’esso offre la possibilità di espandere lo storage integrato (fino a 128GB) via micro-SD. Con supporto ad una sola SIM, Zenfone Zoom si caratterizza soprattutto per l’obiettivo con zoom ottico della fotocamera posteriore, che consente di effettuare scatti ravvicinati in luoghi altrimenti irraggiungibili con gli smartphone tradizionali.Samsung Galaxy TabPro S segna il ritorno del produttore coreano nel mercato dei dispositivi Windows. Partendo dalla solida esperienza maturata nel segmento Android, Samsung propone un terminale pensato per il segmento consumer e, nella sua variante equipaggiata con modulo dati LTE, per l’utenza business.
Un tablet ma non solo, visto che la cover tastiera che lo accompagna è in grado di trasformarlo in un dispositivo 2-in-1 e la scelta non è per nulla casuale: in un mercato PC sostanzialmente in declino, tale categoria di prodotti è in forte espansione, incarnando perfettamente il paradigma del dispositivo ibrido nell’epoca post-PC. Samsung sceglie quindi di cavalcare l’onda di una tipologia di prodotto di successo, entrando in diretta competizione con un gran numero di terminali simili, a partire dai modelli della linea Surface di Microsoft che ha dato il principale impulso alla creazione della categoria. Distinguersi dalla concorrenza non è semplice, ma Samsung ci prova declinando in chiave Windows i punti di forza dei suoi tablet Android, partendo dalla costruzione e dal design, per arrivare all’integrazione del display da 12” sAMOLED, una soluzione costruttiva al momento unica nel panorama dei dispositivi 2-in-1 Windows.
- Batteria Asus L0790C6
- Batteria ASUS 3UR18650F-2-QC-11
- Batteria ASUS 90-NE51B2000
- Batteria ASUS 90-NFV6B1000Z
- Batteria ASUS 90-NFY6B1000Z
- Batteria ASUS 90-NI11B1000
- Batteria ASUS 90-NIA1B1000
- Batteria ASUS 90NITLILD4SU
- Batteria ASUS 90NITLILD4SU1
- Batteria ASUS A32-F2
- Batteria ASUS A32-F3
- Batteria ASUS A32-Z94
- Batteria ASUS A32-Z96
- Batteria ASUS A33-F3
- Batteria ASUS S9N-0362210-CE1
- Batteria ASUS 90-N10BT1220
Samsung non vuole distrarre il potenziale acquirente con molteplici configurazioni e prevede un’unica dotazione di base, poco malleabile. Una scelta per certi aspetti estrema e non replicata dal concorrente diretto, ovvero Microsoft, che offre i Surface Pro 4 con CPU Core m3, i5 ed i7. La dotazione di serie del Galaxy TabPro S mette subito in evidenza un primo tratto distintivo: grazie al processore Intel Core m3 6Y30 l’ibrido di Samsung è, in primo luogo, un dispositivo fanless, con indubbi vantaggi sotto il profilo della piacevolezza di utilizzo e del design. L’assenza di ventole e di un sistema di raffreddamento che prevede feritoie ed altre forme di dissipazione lo rende del tutto silenzioso e non interrompe in alcun modo il design del prodotto che ricalca fedelmente quello dei compagni di scuderia basati sul sistema operativo Android.
Il display da 12.5” adotta il form factor 3:2, divenuto quasi uno standard per i tablet e 2-in-1 Windows orientati alla produttività. La restante parte della dotazione di serie comprende 4GB di memoria RAM, un SSD da 128GB, GPU integrata Intel HD 515, fotocamera anteriore e posteriore, entrambe da 5 megapixel. L’esame del comparto connettività mette in evidenza un altro aspetto che potrebbe fare storcere un po’ il naso a chi cerca maggiore flessibilità di utilizzo: la memoria interna non può essere ampliata, stante l’assenza di uno slot microSD. In un mercato caratterizzato dalla sempre maggior diffusione dei servizi cloud, si può trattare di una mancanza, per qualcuno, non così rilevante, ma oggettivamente si tratta di un’assenza che poteva essere colmata senza eccessiva difficoltà da Samsung in un prodotto di fascia alta.
L’esame della sezione connettività mette in evidenza un’altra scelta di campo compiuta da Samsung che potrebbe dividere l’utenza, ovvero la presenza di un unico connettore USB Type-C che rappresenta la principale forma di connessione cablata con periferiche esterne. Si tratta di una soluzione che ricorda quella compiuta da Apple con gli ultrabook MacPro e che solleva dubbi in parte analoghi sull’opportunità di compierla. Di fatto, per ottenere una buona versatilità di utilizzo – si pensi anche alla semplice necessità di collegare una periferica USB – è necessario ricorrere ad appositi adattatori, caratteristica non ottimale per un dispositivo che è pensato per l’utilizzo in mobilità estrema. Samsung ha già a catalogo un adattatore multiporta e lo standard USB Type-C offre la possibilità di utilizzare anche adattatori di terze parti, ma la sostanza non cambia.
- Batteria ASUS ACGACCBATTF7400
- Batteria ASUS AS-L7000L
- Batteria ASUS BATTF7400
- Batteria ASUS LBASL7000L
- Batteria Asus 9COAAS031219
- Batteria Asus A31-UL20
- Batteria Asus A32-UL20
- Batteria Asus A32-K53
- Batteria Asus A42-K54
- Batteria Asus 70-NF51B1000
- Batteria Asus 90-NF51B1000
- Batteria Asus A32-A8
- Batteria ASUS C22-UX31
- Batteria ASUS A31-1015
- Batteria ASUS AL31-1015
- Batteria ASUS A32-1015
- Batteria ASUS PL32-1015
Si tratta di una soluzioni evidentemente condizionate dalla volontà di realizzare un dispositivo particolarmente sottile e con un design lineare. Le scelte progettuali estreme offrono come contraltare la possibilità di utilizzare un dispositivo dallo spessore di soli 6,3 mm, caratteristica che si fa apprezzare quando si inizia ad utilizzare come tablet puro, staccando la cover/tastiera.Tale ultimo elemento, imprescindibile per un tablet che ha l’ambizione di trasformarsi in un notebook, viene fornita in dotazione – come si dirà più diffusamente in seguito – e ciò rappresenta indubbiamente un punto di forza del prodotto.http://www.batteria-portatile.com/samsung.html
Kommentek
Kommenteléshez kérlek, jelentkezz be: