Gli Ultrabook, pertanto, non sono vincolati ad un’unica destinazione d’uso: saranno i vari produttori che una volta delineate le specifiche minime per la concessione del marchio Ultrabook decideranno come caratterizzare il prodotto, se dotarlo di funzionalità destinate ad un pubblico consumer (magari con largo spazio alla multimedialità) o se instradarlo su un percorso più professionale, aggiungendo tecnologie imprescindibili per il mondo aziendale.Del resto in un mercato dove la diffusione di piattaforme grossomodo standardizzate ha appiattito l’aspetto puramente tecnologico, è necessario ricorrere a strategie di differenziazione che possano accrescere il valore aggiunto dei prodotti, in maniera tale che i produttori possano approntare un catalogo che sia capace di rivolgersi a pubblico di variegata estrazione.
La differenziazione è una strategia ben conosciuta all’interno di HP, che cerca di affrontare la sfida del mercato dei sistemi portatili proponendo soluzioni destinati a vari segmenti, tipologie d’uso e budget, mantenendo però un comune denominatore incarnato dalla cura del design, dalla qualità della costruzione e dall’accurata scelta dei materiali, come Giampiero Savorelli, Country Category Manager Printing e Personal Systems Group di HP, aveva avuto modo di sottolineare nel corso di una nostra intervista:”Per HP il mercato dei sistemi PC continua a rimanere fondamentale e vogliamo continuare lo sviluppo di prodotti, cercando per il mercato italiano di trovare soluzioni che siano adatte alle peculiarità e alla domanda nazionale. Nonostante lo sforzo di Intel le soluzioni Ultrabook, e più in generale i notebook con costo attorno ai 999€, rimangono una nicchia interessante ma dalla quale non è possibile ricavare volumi consistenti. Per questo motivo cerchiamo di proporre sistemi notebook attorno ai 499€ di listino che possano offrire alcune delle caratteristiche tipiche degli Ultrabook, come la leggerezza e il ridotto spessore, ovviamente senza quella ricerca nei materiali come l’alluminio che andrebbe inevitabilmente ad incidere sul prezzo finale. C’è inoltre un segmento a metà strada, fatto dai sistemi dal prezzo compresso tra 699 e 799€, che assicura una buona marginalità e allo stesso tempo rappresenta per i consumatori un buon bilanciamento tra funzionalità implementate, design, materiali e costo d’acquisto.”
Del vasto catalogo di proposte HP per il mondo dei sistemi portatili, prenderemo quest’oggi in esame l’Ultrabook EliteBook Folio 9470m, un prodotto destinato espressamente al mondo aziendale e professionale.Tra i produttori di sistemi notebook Samsung sta conoscendo, assieme alla cinese Lenovo, un periodo decisamente interessante. A fronte di un calo generalizzato nelle vendite di sistemi PC, che ha inciso maggiormente le soluzioni portatili rispetto ai sistemi desktop, queste due aziende sono state capaci negli ultimi trimestri di incrementare il numero di PC venduti e di conseguenza accrescere le proprie quote di mercato. Per Samsung quello dei PC, e dei notebook nello specifico, è un settore presidiato da tempo ma che rappresenta solo una parte di quello che è la gamma di soluzioni proposte da questa azienda.
- Batteria Dell D5505
- Batteria Dell D5540
- Batteria Dell F5608
- Batteria Dell F5616
- Batteria Dell G5226
- Batteria Dell Y4367
- Batteria Dell 312-0436
- Batteria Dell 451-10356
- Batteria Dell 451-10370
- Batteria Dell CG036
- Batteria Dell NF343
- Batteria Dell 312-001
- Batteria Dell 3932D
- Batteria Dell 451-10498
- Batteria Dell FW273
Samsung è ben nota agli appassionati per i propri prodotti mobile tradizionali, smartphone e tablet, ma non dobbiamo dimenticare di questo vero e proprio colosso anche la gamma dei dispositivi di elettronica di consumo, televisori in testa, senza tralasciare il mondo degli elettrodomestici. La gamma di prodotti dell’azienda coreana in un settore importante come quello dei PC portatili non può quindi prescindere da quanto sviluppato in questi anni: da questo una ricerca nello stile di linee ed elementi che siano comuni all’altra produzione dell’azienda.In queste pagine andremo ad analizzare un Ultrabook Samsung basato su piattaforma Ivy Bridge, modello Series 5 Ultra 540U3C-A01. Si tratta di un tipico esempio di quello che il mercato propone al momento attuale in tema di sistemi Ultrabook: piattaforme non di ultimissima generazione basate su CPU della famiglia Haswell ma modelli in commercio da alcuni mesi, caratterizzati dal tipico set di funzionalità integrate negli Ultrabook con in più l’aggiunta di un pannello touchscreen che rende più completa l’esperienza d’uso con Windows 8.
Le specifiche di questo modello ripropongono quindi una struttura che abbiamo già visto in Ultrabook provati in precedenza in queste pagine, replicando quanto maggiormente diffuso sul mercato. Questo approccio ha positive ricadute in termini di costo d’acquisto: Series 5 Ultra 540U3C-A01 viene proposto ad un prezzo compreso tra 780,00€ e 900,00€ IVA inclusa nel mercato italiano, a seconda del rivenditore monitorato, con una dotazione in termini di componenti che è di fatto sempre la stessa. Il processore Intel Core i5-3317U non rappresenta di certo una novità tra le proposte Ultrabook sul mercato: si tratta di una soluzione con architettura dual core caratterizzata da una frequenza di clock di default pari a 1,7 GHz, capace di spingersi al massimo sino a 2,6 GHz via tecnologia Turbo Boost. La componente GPU integrata è quella Intel HD4000, come sempre del resto accade con processori mobile della famiglia Core basati su architettura Ivy Bridge, con frequenza di clock di default pari a 350 MHz e picco massimo di 1.050 MHz via tecnologia Turbo.
A limitare, a nostro avviso, le velleità di questo Ultrabook una caratteristica tecnica comune a molte altre proposte di questo segmento di mercato. Ci riferiamo al pannello da 13,3 pollici di diagonale, provvisto di funzionalità touch ma capace di una risoluzione video massima di soli 1.366×768 pixel. Tali dati hanno rappresentato la norma per molto tempo tra i notebook di un po’ tutte le diagonali, limitando in parte la produttività rispetto a pannelli dalla risoluzione superiore. Alcuni utenti preferiscono display con questo tipo di risoluzione, soprattutto in presenza di diagonali da 13 pollici, ma riteniamo che sia preferibile avere un pannello Full HD come standard già con display da 13 pollici, soprattutto se questo si accompagna ad un listino che non è elevato in assoluto per il settore degli Ultrabook ma che di certo non può essere definito popolare in senso stretto.
A completare la dotazione troviamo 4 Gbytes di memoria di sistema, unitamente uno storage locale ibrido composto da un SSD di cache da 24 Gbytes abbinato ad un hard disk meccanico da 500 Gbytes. Nelle pagine seguenti andremo ad analizzare in dettaglio quali siano la costruzione e i componenti interni di questo modello, oltre a valutarne le prestazioni velocistiche e le capacità.Il mercato degli smartphone offre una varietà di alternative davvero molto ampia. Le diverse soluzioni a disposizione degli utenti si differenziano tra loro per molteplici parametri che permettono di definire all’interno del mercato segmenti distinti a seconda delle prestazioni e del prezzo. Uno degli elementi di distinzione più importnati nella scelta di un terminale sono sicuramente le dimensioni che, per naturale conseguenza, negli smartphoen touchscreen variano al variare delle dimensioni del display.Come ormai noto, in particolare nel corso degli ultimi due anni, abbiamo assistito a una crescita esponenziale proprio delle dimensioni del display che sono passate da una media di 3 pollici riscontrabile agli albori della diffusione delle soluzioni smartphone fino agli oltre 6 pollici di alcune delle ultime soluzioni annunciate.
- Batteria Dell 4E368
- Batteria Dell 4E369
- Batteria Dell 4K001
- Batteria Dell 8H663
- Batteria Dell 9H348
- Batteria Dell 9H350
- Batteria Dell BDM01
- Batteria Dell 1J989
- Batteria Dell 1K300
- Batteria Dell 312-0025
- Batteria Dell 312-4609
- Batteria Dell 3J426
- Batteria Dell 312-0341
- Batteria Dell FK890
- Batteria Dell FP282
Questa continua crescita delle dimensioni dei display ha portato a una situazione di mercato in cui tutti i terminali top di gamma hanno ormai display con diagnali che si aggirano intorno ai 5 pollici, spesso eccessive per molti utenti, poichè condizionati, ovviamente, nella portabilità. Per ovviare al problema alcune delle maggiori realtà nel panorama dei produttori di smartphone hanno così deciso da qualche tempo di affiancare ai propri top di gamma delle versioni degli stessi di dimensioni più contenute.In questo modo anche chi è attratto dal modello originale ma è restio all’acquisto per le dimensioni può contare su una soluzione dal design praticamente identico, dalle prestazioni comunque discrete ma soprattutto su una portabilità e una usabilità migliorate.
Due esempi eclatanti di questa nuova strategia sono allo stato attuale Samsung Galaxy S4 Mini e HTC One Mini, versioni “ristrette” dei due terminale che si giocano in questo momento lo scettro di miglior smartphone del panorama globale. Proprio le due soluzioni appena citate sono le protagoniste della recensione odierna, nella quale analizzeremo i diversi aspetti dei due smartphone in comparativa.Qui di seguito riportiamo una tabella nella quale poniamo a confronto le principali caratteristiche tecniche dei due dispositivi.In concomitanza con il Computex 2013 di Taipei, all’inizio del mese di Giugno, Intel ha presentato la quarta generazione di processori della famiglia Core. Si tratta delle proposte note anche con il nome in codice di Haswell, utilizzato per indicare quale sia la microarchitettura alla base adottata dall’azienda americana, CPU che vanno a prendere il posto di quelle Ivy Bridge di precedente generazione.
Questi processori sono attualmente disponibili in diverse versioni, tanto per sistemi desktop come per quelli notebook: nel primo caso troviamo varianti della famiglia Core i7 e Core i5 da utilizzare con schede madri socket 1155 LGA, mentre per i sistemi notebook Intel ha presentato versioni Core i7 con architettura quad core posizionate tra le proposte top di gamma affiancate da altre soluzioni delle serie Core i7, Core i5 e Core i3 appartenenti alla famiglia Ultra Low Voltage e sviluppate pertanto per l’utilizzo all’interno di sistemi Ultrabook. La tabella riporta le principali caratteristiche tecniche delle CPU Core i7, Core i5 e Core i3 basate su architettura Haswell e caratterizzate dal suffisso U: il TDP di questi processori è pari a 15 Watt, inferiore di 2 Watt rispetto ai 17 delle CPU Ivy Bridge di precedente generazione della famiglia Ultra Low Voltage. Notiamo come per tutti questi processori l’architettura sia dual core con tecnologia HyperThreading, con tecnologia Turbo Boost per le declinazioni Core i7 e Core i5 e cache L3 variabile da 3 a 4 Mbytes a seconda del modello.http://www.dearbattery.co.uk/hp.html
Il dato di consumo espresso in termini di TDP presenta sulla carta una differenza contenuta tra Haswell e Ivy Bridge, solo 2 Watt. A differenziare sensibilmente queste due famiglie di processori troviamo tuttavia il package: con i processori a basso consumo della famiglia Haswell Intel ha introdotto un package che prevede accanto al core del processore anche un secondo chip, il chipset. La risultante è quindi un livello di consumo aggregato dei due componenti, con il TDP di 15 Watt che include pertanto anche il chipset a differenza di quanto accade con i processori Ivy Bridge della serie Ultra Low Voltage.La GPU integrata in questi processori può essere modello HD4400 oppure HD5000: nel primo caso viene utilizzata la GPU nota con il nome di GT2, mentre nel secondo caso è presente la GPU GT3. Il chip GT2 è utilizzato nei sottosistemi video HD4600, HD4400 e HD4200 con differenze in termini di frequenza di clock; in GT3 aumentano le unità di elaborazione integrate rispetto a GT2 con un riflesso positivo sulle prestazioni velocistiche complessive.
E’ di Sony il primo Ultrabook basato su architettura Haswell ad essere giunto in redazione: si tratta del modello Vaio Pro 13, caratterizzato dalla sigla SVP1321C5E. Le linee guida del design sono quelle che abbiamo già avuto modo di vedere con altre proposte Sony della serie Vaio, abbinate in questo caso ad uno spessore molto contenuto e a un peso che è di poco superiore a 1 Kg nonostante la diagonale del display sia da 13 pollici. La CPU scelta da Sony per questo modello è quella Core i7-4500U, caratterizzata da una frequenza di clock di default di 1,8 GHz e capace di spingersi sino ad un picco massimo di 3 GHz via tecnologia Turbo Boost. Possiamo considerare questa CPU come diretta evoluzione del modello Core i7-3517U basato su architettura Ivy Bridge, soluzione capace di un valore massimo di 3 GHz via Turbo Boost e dotata dello stesso quantitativo di cache L2 di 4 Mbytes del processore Core i7-4500. A separare questi due modelli la frequenza di clock di default che raggiunge i 1.900 MHz nel modello Corre i7-3517U, quindi superiore di 100 MHz rispetto alla nuova arrivata.
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