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L’esemplare su cui concentreremo invece la nostra attenzione all’interno di questo articolo è il Panasonic Toughpad FZ-G1, una soluzione da 10 pollici e basata su sistema operativo Windows 8 Pro. Si tratta pertanto di una piattaforma PC (Ultrabook, in verità) a tutti gli effetti, declinata però in versione tablet corazzata. La decisione di realizzare un tablet basato su sistema operativo Windows 8 nasce dalla volontà di proporre una soluzione che sia in grado di integrarsi al meglio con i sistemi informativi aziendali.In un’opera di questo genere non esiste un percorso privilegiato, è solo il filo dell’interesse personale a costruire un primo percorso di comprensione, si legge nella prefazione di Return to Castlerama, il nuovo videogioco della software house indipendente italiana Codenrama, da oggi disponibile su App Store nei formati iPad 2 o superiore, iPhone 4S o superiore e iPod Touch di quinta generazione. E già da queste poche parole si capisce come R2C sia un’opera difficile, alternativa per il mondo di videogiochi come lo può essere un film di Bunuel o Resnais nel cinema.

Return to Castlerama si discosta quindi in maniera netta dalle facili produzioni videoludiche di oggi, quelle che guidano il giocatore dall’inizio alla fine e che puntano semplicemente a offrirgli un’esperienza appagante e superficiale. Ti spinge, invece, più in profondità, e lo fa attraverso l’arte rinascimentale, le Belle Arti che hanno fatto della nostra nazione un baluardo unico nel mondo dell’arte, intesa con la A maiuscola. R2C, oltre a offrire una base filosofica e morale del tutto inedita nel mondo dei videogiochi, ti spinge all’interno di un percorso di arte rinascimentale che pone l’Italia proprio al centro di tutto. E non capita spesso di ritrovare la nostra nazione, esemplificata in questo caso dai contenuti artistici, all’interno di un videogioco.Per banalizzare molto, si potrebbe dire che Return to Castlerama è una sorta de Il Signore degli Anelli ambientato nell’Italia del Rinascimento. E ditemi se ci sono altri giochi del genere. Naturalmente tutto questo non sarebbe stato possibile su mobile senza una tecnologia adeguata. Codenrama è invece riuscita ad adattare la tecnologia Unreal in modo da creare un’esperienza di gioco libera, in cui il giocatore può esplorare gli scenari a piacimento proprio come si fa in Skyrim (anche se ovviamente non è possibile fare un paragone tra la grandezza dei due mondi di gioco).

Forte di otto scenari di gioco differenti, tra i quali ci si può spostare liberamente scegliendo in qualsiasi momento il luogo in cui proseguire l’avventura, Return to Castlerama offre una varietà che difficilmente ritrovi in un gioco per iPhone e iPad. Si potrebbe per certi versi accostare a Infinity Blade, ma con la differenza, appunto, che ti muovi liberamente dove vuoi e all’interno di un mondo di gioco decisamente più ampio. Come vedremo meglio più avanti quando si parlerà di dettagli tecnici, R2C sfrutta al massimo la capacità di elaborazione di questi dispositivi, e per questo diventerà un esponente fondamentale del suo genere. Insomma, lo potrete usare anche per mostrare ai vostri amici le prestazioni che il vostro terminale è in grado di sprigionare.

Sempre che non l’abbiate già fatto, visto che Return to Castlerama è anche un modo di tornare nello scenario di Castlerama già visto nell’apposita demo tecnologica che Codenrama ha rilasciato qualche anno fa, e che è stata in grado di totalizzare circa 300 mila download. La software house italiana ha sempre ricercato il massimo risultato in termini di dettaglio grafico su mobile, inseguendo quel fotorealismo elettronico che Michele Böhm e il suo team pongono come traguardo di un percorso insieme tecnologico e artistico.Ma a differenza dell’originale Castlerama qui abbiamo anche il gameplay, con meccaniche di gioco più o meno evolute. Il personaggio interpretato dal giocatore, David da Volpedo, ha un’evoluzione nel corso del gioco, come nella migliore tradizione ruolistica. E allo stesso tempo si avrà a che fare con sezioni da platforming, risoluzione di enigmi come nelle vecchie avventure grafiche, combattimento, shooting e puzzle.

Per certi versi questa commistione di generi, unitamente all’atmosfera sognante, alla libertà concessa al giocatore e alle location di gioco, riporta alla mente l’indimenticato Myst. Ma di gameplay avremo modo di parlare diffusamente più avanti, mentre adesso è giunto il momento di dedicarci senza ulteriori indugi alla complessa sinossi di Return to Castlerama.NVIDIA mira al cuore del mercato mobile. I dati di vendita parlano chiaro: se da una parte si osserva una graduale ma costante diminuzione nelle vendite di sistemi desktop e notebook, dall’altra smartphone e tablet sembrano inarrestabili nella loro ascesa, andando a costituire eccezione e traino di un mercato generalmente in crisi. La sempre maggiore diffusione di soluzioni Android, presenti in ogni fascia di prezzo, ha permesso di consolidare questa tendenza, mettendo nelle condizioni chiunque di possedere uno smartphone.

Non più un prodotto di elite, quindi, ma quasi una commodity: più di un miliardo di smartphone sono attualmente nelle tasche della popolazione mondiale, senza contare i tablet che ne sono una derivazione con schermo più grande e privi di funzionalità telefoniche. Spostando il discorso sul puro hardware, risulta ben chiaro come i maggiori player del settore abbiano il sorriso fino alle orecchie e da un bel po’: ARM, Qualcomm e Imagination Technologies hanno prodotti che sono praticamente presenti in ogni dispositivo, lasciando ai big dell’informatica tradizionale poco più che le briciole, riferendoci al settore mobile.Intel parte solo ora, in maniera seria e con partner di peso, a fare il proprio ingresso nel settore smartphone e tablet; NVIDIA, che si spartisce il mercato delle schede video discrete in ambito PC con AMD, vanta da tempo le proprie soluzioni Tegra, ma sicuramente il market share è lontano da quanto l’azienda si aspettava.

Affrontare la realtà con concretezza e pragmatismo impone una riflessione seria sul come stare in un mercato che sfugge, dove i grandi nomi in fatto di hardware sono ARM, Qualcomm e Imagination Technologies, che fornisce le proprie licenze per l’integrazione dei propri chip grafici PowerVR in tutti i best seller del mercato, iPhone compreso. Dal punto di vista di NVIDIA la strada percorsa fino ad oggi è stata quella di proporre una piattaforma fatta e finita, ovvero Tegra nelle varie incarnazioni, proponendola ai potenziali clienti.Sia chiaro: la piattaforma era ed è molto convincente sotto ogni punto di vista, ma non vanta una penetrazione nel mercato mobile particolarmente entusiasmante, come abbiamo già avuto modo di osservare. Ecco quindi la mossa a sorpresa: NVIDIA concederà in licenza le proprietà intellettuali e i brevetti legati alle proprie soluzioni di visual computing di Kepler e CUDA, aprendo interessanti scenari sul mercato che andremo ad esporre nella prossima pagina, che ci servirà anche a spiegare meglio la portata della notizia.

Il PC è morto? Tutt’altro! Ne stiamo vendendo come mai prima in questo momento! Questa frase è uno dei passaggi che più ha colpito tra quelle della conferenza stampa della divisione PPS di HP durante l’evento di Las Vegas HP Discover 2013. A pronunciarla uno dei direttori di PCM, azienda statunitense specializzata nella vendita di PC e soluzioni informatiche per aziende e professionisti. Essendo HP il principale partner di PCM l’analisi è certamente una buona notizia per il colosso nord americano.Lo scenario business vive dinamiche diverse dal mondo consumer, anche se deve sapersi adattare ai cambiamenti che questo segmento sta attraversando. Sono cambiate le persone che accedono ai prodotti e la gamma di conoscenze tecnlogiche è oggi ampia come mai: si va da chi vive ancora un rapporto conflittuale con la tecnologia ai nativi digitali. Questi ultimi in particolare richiedono sul posto di lavoro la stessa esperienza che sperimentano sui device privati, spesso gli ultimi ritrovati della tecnologia. La tematica del BYOD è sempre più forte, ma non è la soluzione a tutti i mali: per la gestione sicura dei dispositivi personali sono necessarie soluzioni molto robuste dal punto di vista dell’infrastruttura.

Per questo motivo il focus è anche quello di produrre dispositivi più accattivanti, in grado di soddisfare le esigenze degli utenti in modo più vicino a quanto fanno i loro dispositivi personali. Non solo, il tema della mobilità è oggi sempre più importante, anche per rispondere ai profondi cambiamenti che attraversano il mondo del lavoro, con postazioni di lavoro sempre meno fisse, gruppi di lavoro sempre più ‘liquidi’, requisiti di sicurezza in costante crescita.HP punta a prendere il treno giusto nel settore professionale con la sua rinnovata offerta grazie anche al prossimo grosso rinnovo del parco macchine derivante dalla fine del supporto Microsoft a Windows XP, operazione che porterà molti a passare alle soluzioni Windows 7 e Windows 8, ammodernando nella quasi totalità dei casi anche l’hardware. Sarà un passaggio cruciale, una di quelle occasioni che si presenta solo a distanza di anni e che è fondamentale saper cogliere per costruire un futuro solido.

Si tratta di un momento molto importante da cogliere e il supporto dei partner che materialmente poi vendono le soluzioni ai clienti è fondamentale: questa è anche la ragione per cui HP Discover 2013 è stato un evento organizzato in grande stile. Durante il suo keynote la CEO Meg Whitman ha sottolineato come il risanamento dell’azienda stia continuando a procedere e ha rassicurato tutti i clienti presenti: Per le vostre sfide i domani, state tranquilli: noi ci saremo.Surface è il nome con il quale Microsoft identifica la propria gamma di tablet, famiglia di prodotti annunciata alla fine del mese di Ottobre 2012 in concomitanza con il lancio del sistema operativo Windows 8. Come noto Surface comprende al momento attuale due modelli, accumunati dalla diagonale del display pari a 10,6 pollici ma caratterizzati da soluzioni tecniche ben differenti tra di loro.

Surface RT, come il nome lascia facilmente intendere, è basato su sistema operativo Windows RT e per questo motivo basato su architettura di processore ARM. Surface Pro, invece, è dotato di un processore Intel della famiglia Core e abbinato a sistema operativo Windows 8 Pro. Surface RT è stato introdotto sul mercato alla fine del mese di Ottobre 2012 in nord America e Canada, con una successiva espansione a Febbraio 2013 che ha caratterizzato anche il nostro mercato nazionale. Per Surface Pro il debutto in Canada e Stati Uniti è avvenuto alla metà del mese di Febbraio 2013: da fine Maggio questo tablet è in vendita anche in Italia, assieme ad altre nazioni europee.Con questa prima generazione di tablet della famiglia Surface Microsoft ha adottato una strategia commerciale già vista in opera nel settore degli smartphone e in quello delle console: presentare un nuovo prodotto mettendolo in commercio inizialmente solo in alcuni mercati, quelli storicamente più forti, per poi estenderne la disponibilità in un secondo tempo in altre regioni mondiali. Ipotizziamo che con la seconda generazione di tablet Surface Microsoft voglia quantomeno in parte accelerare queste tempistiche rendendo i prodotti disponibili sin dal primo giorno in un maggior numero di nazioni. Alla fine di Giugno, in concomitanza con la conferenza Build che Microsoft organizza per i propri sviluppatori, crediamo possibile che l’azienda possa fornire ulteriori informazioni sulla prossima generazione di tablet Surface compreso un modello da 8 pollici di diagonale del quale si è molto vociferato.http://www.dearbattery.co.uk/apple.html

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